Divina Commedia
Letteratura e Spiritualità
L’incredibile opera dantesca della Divina Commedia ha, oltre ad una valenza letteraria e artistica, una straordinaria essenza spirituale.
È lo stesso Dante a esplicitarla più volte e in più modi.
La Commedia può essere definita una grande mappa del mondo interiore dell’uomo dove demoni e angeli, stati infernali e stati celesti si alternano.
I suoi personaggi, da Ciacco a Cacciaguida, da Francesca a Racab, da Ulisse a Benedetto, rappresentano le parti di noi da svelare.
Le guide, Virgilio, Beatrice e Bernardo, sono le proprietà interiori dell’uomo: la mente riflessiva, la parte emotiva e l’anima.
L’opera è un vero viaggio interiore alla scoperta di se stessi e di Dio.
Il suo disegno è aiutare l’uomo a realizzare in pienezza la sua vita, superando svalutazioni e sabotaggi.
È andare verso il Cielo.
La Divina Commedia è entrata prepotentemente nella mia vita. Studiata per anni e amata da subito. Da sempre.
La utilizzai, circa quindici anni fa, nella prima edizione delle serate dedicate ai vizi capitali. Ha dato potenza ai contenuti, un’anima alle parole.
Con lei nel corso degli anni abbiamo realizzato percorsi e weekend. Fino all’ultima edizione delle serate, lo scorso anno, nominata Malfatti, perché nel nostro dialetto abruzzese i comportamenti considerati sbagliati sono chiamati 'malefatte'.
Fatti male, ma nello stesso tempo portatori di grandi verità interiori.
Così dopo una lunga esperienza e grazie al tempo privilegiato della pandemia, sono giunto a scrivere il mio terzo libro Dannati, un'interpretazione dei vizi capitali attraverso la Divina Commedia.
Per dire come i limiti, capovolti e incanalati giustamente, possono diventare qualità e il peccato trasformarsi in grazia.